IDENTITA' ed IDENTIFICAZIONE - Introduzione
Che cos'è quel Sé di cui abbiamo coscienza? A livello di coscienza lo percepiamo internamente come stabile e sempre identico a se stesso, mentre fuori tutto cambia.
Il Sé è stato rappresentato come atemporale o non temporale. La concezione atemporale si propone di spiegare l'identità e la persistenza del sé e il suo carattere interno. Questo è il Sé di cui hanno palato la maggior parte dei filosofi. La concezione non temporale del Sé invece sottolinea le sue differenze e i suoi cambiamenti, nonché il suo carattere esterno: questo è il Sé delle attuali neuroscienze. Lo psichiatra e neurofilosofo Northoff dimostra che il tempo interno del cervello è cruciale per il Sé. La durata del tempo interno (Bergson) dell'attività spontanea del cervello è collegata direttamente al Sé. Quando la durata temporale (che corrisponde all'equilibrio tra frequenze più lente e più rapide) è più lunga, il livello del Sé è più alto. Possiamo quindi desumere che la durata temporale del tempo interno del cervello a livello neuronale si traduca direttamente, a livello psicologico o mentale, nella continuità temporale del Sé.
Il tempo e più specificamente la durata temporale costituiscono la moneta comune tra il tempo del cervello e il tempo del Sé che permette di trasformare l'attività neuronale in attività mentale riferita al Sé.
Il Sè costituisce il collante mentale tra l'identità e la differenza, la prospettiva interna ed esterna, il cambiamento e la persistenza. In questo senso, il Sé può essere paragonato ad un surfista sulla sua tavola. Il surfista è sempre lo stesso ma, ogni volta che incontra un'onda, deve assumere una posizione differente sulla tavola per restare in piedi. Il surfista perciò mette in relazione l'identità e la differenza. Inoltre il surfista è parte dell'onda stessa e quindi può avere una prospettiva dal di dentro, interna, della dinamica dell'onda. Al tempo stesso, il surfista si erge sull'onda e può assumere in questo modo una prospettiva esterna. Benché le onde cambino incessantemente, continua a restare in equilibrio sula tavola. Il Sè usa la coscienza come tavola per cavalcare e navigare le onde del mondo. Il tempo che intercorre tra un onda ed un'altra (durata) è il tempo che intercorre fra le diverse onde del mondo mediate dalle onde del nostro cervello.
COMUNITA' PERIPATETICA
Le vie del Signore sono infinite